Bilancio d’esercizio: cos’è, come funziona e quando farlo

Il bilancio d’esercizio – più comunemente chiamato bilancio aziendale – è l’insieme dei documenti che riassumono e definiscono le attività finanziarie di un’impresa alla fine di ogni esercizio. Va presentato obbligatoriamente entro un certo periodo dal termine dell’esercizio e il suo mancato deposito può far incorrere le aziende in sanzioni molto salate.

Da cosa è composto il bilancio d’esercizio

Il bilancio è fatto da tre differenti sezioni:

  • Stato Patrimoniale: è il resoconto della situazione dell’impresa al momento della chiusura dell’esercizio. Al suo interno sono descritte le condizioni patrimoniali e finanziarie in tre forme diverse: all’attivo, al passivo e la differenza tra le due (il cosiddetto patrimonio netto). I patrimoni “attivi” includono beni e proprietà dell’azienda (sia mobili che immobili) usati nel processo produttivo, i crediti aziendali verso terzi e le disponibilità di liquidi. I patrimoni “passivi” sono invece costituiti dai debiti verso terzi.
  • Conto Economico: indica costi e ricavi aziendali, grazie ai quali è possibile definire un quadro complessivo della situazione economica d’impresa. La differenza tra lo stato patrimoniale e il conto economico definisce il cosiddetto “utile d’esercizio”.
  • Nota integrativa: documento che definisce in modo chiaro i criteri utilizzati per l’indicazione delle informazioni finanziarie. Costituisce una specie di “legenda” attraverso la quale si garantisce una ottimale lettura degli altri due documenti.

Quali tipi di bilancio d’esercizio esistono

Bilancio in forma ordinaria

Questo tipo di bilancio, disciplinato dall’articolo 2433 c.c. del 2016, è obbligatorio per tutte le società quotate responsabili dell’emissione di titoli negoziati in mercati regolamentati. Oltre alle tre sezioni sopra menzionate, il bilancio in forma ordinaria deve essere provvisto anche del Rendiconto Finanziario.

Bilancio in forma abbreviata

Possono effettuare questo tipo di bilancio tutte le società di capitali che mantengano almeno due dei seguenti criteri nel primo anno di attività:

  • non superare 4.400.000 € totali nello Stato Patrimoniale attivo
  • non superare 8.800.000 € totali di ricavi nelle vendite
  • non superare i 50 dipendenti durante il periodo di attività

Bilancio delle micro-imprese

Come suggerito dal nome, questo bilancio è rivolto alle micro-imprese che mantengano almeno due dei seguenti criteri nel loro primo anno di attività:

  • non superare 175.000 € totali di Stato Patrimoniale attivo
  • non superare 350.000 € totali di ricavi nelle vendite
  • non superare i 5 dipendenti durante il periodo di attività

Nella redazione del bilancio, le microimprese sono poi soggette a diversi esoneri:

  • non devono redigere il Rendiconto Finanziario
  • non devono redigere la Nota integrativa se nello Stato Patrimoniale sono presenti le informazioni previste dall’art. 2427 comma 9 e 16
  • non devono redigere la relazione sulla gestione se nello Stato Patrimoniale sono presenti le informazioni previste dall’art. 2428 comma 3 e 4

Le micro-imprese possono comunque depositare il bilancio in forma abbreviata oppure ordinaria qualora lo desiderassero.

Bilancio finale di liquidazione

Si deposita in fase di liquidazione della società, necessario per definire le parti spettanti ai soci. La struttura secondo cui redigere questo bilancio non è definita da alcuna normativa, per cui resta a discrezione di chi se ne occupa. Unico elemento di cui dover tener conto è la rappresentazione del capitale residuato dalla gestione liquidatoria e l’indicazione delle quote di ripartizione finale tra i soci.

Indipendentemente dalla forma, il bilancio finale di liquidazione deve quantificare il patrimonio attivo finale da dividere, esporre il piano di ripartizione con riferimento specifico ai diritti dei soci sulle quote di liquidazione e lasciare spazio ad eventuali interventi degli organi delegati al controllo.

Qualora i soci vogliano avanzare reclami in merito alle quote, possono farlo presso il Tribunale entro 90 giorni dal giorno della resa pubblica dell’atto. Se i soci non avanzano reclamo entro tale periodo, il bilancio viene automaticamente ritenuto valido.

Chi ha l’obbligo di depositare il bilancio di esercizio

Hanno l’obbligo di depositare il bilancio tutte le società di capitali, come le società per azioni (S.p.A.), le società a responsabilità limitata (S.r.l.), le società in accomandita per azioni (S.a.p.A), le società cooperative e i loro consorzi.

Generalmente, almeno una volta all’anno ed entro i 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, ognuna di queste società deve convocare un’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio di esercizio. In caso di ragioni speciali, il termine di approvazione può essere esteso a 180 giorni.

Successivamente, il bilancio andrà depositato presso il Registro delle Imprese, rigorosamente in formato XBRL. Si tratta di una rappresentazione del bilancio d’esercizio in un formato elettronico standardizzato, per semplificare lo scambio di dati tra le imprese e la pubblica amministrazione.

Sono invece escluse dall’obbligo del deposito in XBRL:

  • Società che esercitano attività di assicurazione e riassicurazione
  • Banche e altri istituti finanziari
  • Società quotate in mercati regolamentati

Come fare per presentare il bilancio di esercizio

Per depositare il bilancio presso il Registro delle Imprese è necessario presentare:

  • Una copia del bilancio
  • Il verbale di approvazione del bilancio dell’assemblea o del Consiglio di sorveglianza
  • Le eventuali relazioni sulla gestione
  • L’elenco dettagliato dei soci, nel caso siano variati (solo nel caso di una S.p.A)

La pratica andrà presentata per via telematica e in formato elettronico XBRL – nel caso del bilancio – e in formato PDF/Archive (PDF/A) – nel caso degli altri allegati. Inoltre, sarà necessario fornire una firma digitale del legale rappresentante societario o di un commercialista che è stato incaricato di effettuare il deposito.

Puoi scoprire di più su come funziona la Firma Digitale CNS nel nostro articolo.

Quali sono le novità per questo 2022

La legge di bilancio 2022 estende all’esercizio 2021 la possibilità di non imputare gli ammortamenti in bilancio. L’estensione della sospensione degli ammortamenti è prevista per chi non adotta principi contabili internazionali e/o ha già usufruito della sospensione per il 100% degli ammortamenti per il bilancio 2020.

Per l’approvazione dei bilanci dell’anno 2021, il legislatore ha attuato la deroga di 180 giorni, come aveva già fatto per quelli dell’anno precedente – in base agli articoli 2364 e 2478-bis del Codice Civile.

Sulla base del decreto Milleproroghe, le assemblee delle società di capitali sono autorizzate a continuare il loro svolgimento a distanza, qualora necessario, fino al 31 luglio del 2022.

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È importante che il bilancio venga depositato entro i termini stabili per non incorrere nelle sanzioni amministrative previste, che possono arrivare anche a 2.000,00 €.

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Armando Chiacchio

Armando Chiacchio

Professionista di pratiche amministrative e Procuratore telematico da oltre 20 anni.